«L’italica erba» o il «giardino dell’Impero»: così Dante era solito definire quello spazio geografico che va sotto il nome di Italia. Un giardino che diventerà poi un «paradiso abitato da diavoli», come Croce amava ripetere parlando di Napoli. Attraversare questa terra di contrasti e di spettacolose varietà non è mai stato, nel corso dei secoli, un semplice viaggio, ma una vera e propria categoria dello spirito, un’iniziazione alla vita in tutta la sua pienezza, alle sue luci e alle sue ombre, come ben sapevano i viaggiatori del Grand Tour. Nelle pagine di questo libro, Flavio Cuniberto dimostra che questa natura del viaggio in Italia è tutt’altro che irrimediabilmente perduta. Dalle regioni del Nord, il baricentro razionale dello spazio italiano, all’Italia di mezzo, il baricentro estetico con la sua incessante esibizione di una misura fantastica, di un canone della Forma, alla nostalgia indicibile degli altopiani sardi, delle coste calabresi e degli uliveti, fino ai luoghi estremi del Sud, che sembrano dilatare l’Italia come un ventaglio aperto nel Mediterraneo – ragione, metafisica e mito continuano a darsi la mano nel paesaggio italiano e a offrirlo al viaggiatore come un’irrinunciabile categoria dello spirito.
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
Italian -
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368 -
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About the author
Flavio Cuniberto
Flavio Cuniberto (1956) insegna Estetica all’Università di Perugia. Ha studiato a Torino, Monaco, Berlino e Freiburg i.B. I suoi interessi spaziano dalla filosofia e dalla letteratura tedesca moderna e contemporanea (Friedrich & Schlegel e l’assoluto letterario, Rosenberg Sellier 1990; La foresta incantata. Patologia della Germania moderna, Quodlibet 2010; Germanie. Taccuini di Viaggio, Morlacchi 2011) alla tradizione platonica e neoplatonica nei suoi intrecci con l’ebraismo e l’islam (Jakob Boehme, Brescia 2000; Il Cedro e la Palma. Note di metafisica, Medusa 2008), alla questione della modernità e del suo rapporto col paradigma premoderno (Il Vortice Estetico. Elementi di Estetica generale, Morlacchi 2015). È tra i promotori del progetto Laby, Laboratorio per la Biologia delle immagini. Con Neri Pozza ha pubblicato Madonna povertà (2016), Paesaggi del Regno (2017).