Il senso della pittura

Il senso della pittura

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Come si manifesta, anzi, quali sono i caratteri di un’espressione – la pittura – che tiene insieme, di là dai cambiamenti storici, i dipinti e i graffiti di Lascaux, di Piero della Francesca, di Courbet, di Picasso, e anche di Edvard Munch, Richard Gerstl, Bonnard, Balthus, Francis Bacon e Lucien Freud? Tutta questa pittura, dai primordi preistorici al nostro presente, ha qualcosa in comune: la fisicità. La corporeità di cui la pittura è fatta, ma anche quella messa in opera dal pittore. Quindi, la pittura è un fatto fisico. Questo potrebbe essere il primo carattere, ma essenziale e dirimente di ciò che possiamo continuare a chiamare pittura. Ruggero Savinio racconta, attraverso queste illuminanti pagine, del suo rapporto di intimità coi pittori che considera dei maestri, rispondendo, al contempo, a una serie di urgenti domande: che cos’è la pittura? Come è cambiato il concetto di pittura nel corso dei secoli? E cosa diventerà la pittura in futuro?

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Ruggero Savinio

Ruggero Savinio, nome d’arte del pittore italiano Ruggero De Chirico, nasce a Torino nel 1934. Figlio di Alberto Savinio (del quale ha conservato lo pseudonimo) e nipote di Giorgio de Chirico, che lo ha avviato all’arte, dopo aver frequentato la facoltà di lettere a Roma, ha soggiornato a lungo a Parigi (1958-61). Nel 1986 ha ottenuto il premio Guggenheim per un artista italiano; è stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1988 e nel 1995 e ha presentato le sue opere in mostre personali nell’ex convento di S. Francesco a Sciacca (1989), in Palazzo Sarcinelli a Conegliano Veneto (1992), nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco a Milano (1999), presso la Casa d’arte Ulisse di Roma (2007-08). È autore anche di racconti, poesie e saggi.

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