Ultima estate a Roccamare

Ultima estate a Roccamare

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Ci sono momenti magici in cui scrittori, artisti, critici condividono un luogo. E in quel luogo creano. Alberto Riva ci racconta di una pineta in Maremma a cui dobbiamo tutto. Perché in quel luogo sono stati scritti capolavori che leggiamo e rileggiamo ancora. Avevano casa a Roccamare Italo Calvino e Pietro Citati, Carlo Fruttero e Furio Scarpelli: facevano il bagno, camminavano, si scambiavano visite, cene, libri, parlavano di cinema, stavano in silenzio, si ascoltavano, ridevano, scrivevano. Come fu l’estate del 1985 in cui, lungo quella linea tirrenica, c’erano ancora tutti? L’estate in cui Calvino muore mentre scrive le sue Lezioni americane? Tornare su quella lunga spiaggia, le dune vagamente sahariane a perdita d’occhio fino a Marina di Grosseto, dove il signor Palomar osservava le onde e i seni delle bagnanti, significa ritrovare le tracce di una stagione indimenticabile fatta di amicizie struggenti e segrete corrispondenze: Federico Fellini, Mario Tobino, Milan Kundera, Carlo Cassola, Georges Simenon, Nico Orengo, Cesare Garboli, Fruttero & Lucentini e tanti altri. Dialoghi a distanza tra letteratura, cinema, pittura, musica e le voci di chi ancora ricorda, di chi c’era, di chi ci è passato, di chi ha amato e non dimentica. Ultima estate a Roccamare è la storia di un risveglio al sole, un viaggio nella creazione letteraria; un omaggio a un luogo bellissimo, a chi l’ha dipinto, a chi vi è approdato e a chi di lí è salpato.

«Ecco che sorge la pianura. Il sole tramonta a ponente. C’è un momento in cui il borgo è una roccia nera. E il vento? Il vento c’è sempre stato, lo sa l’istrice e lo sanno i gabbiani»

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Sull'autore

Alberto Riva

Alberto Riva (1970) è scrittore e giornalista. Tra le sue opere, Seguire i pappagalli fino alla fine (2008), Sete (2011), Il samba di Scarlatti (2015). Presso Neri Pozza è apparso anche Il maestro e l’infanta (2021).