Nell’ospedale psichiatrico di Rodez (1943- 1946) e nella casa di cura del dottor Delmas a Ivry (1946-1948), Antonin Artaud riempie 404 quaderni di scuola a quadretti con febbrili, disordinate annotazioni a matita e a penna, intercalate da schizzi e disegni a volte sovrapposti alla scrittura. Da questa mole imponente, che non è possibile definire un’opera, Lucia Amara ha composto una antologia, scegliendo 21 quaderni e ordinandoli secondo cinque categorie, che corrispondono a temi e concetti che ritornano ossessivamente nel pensiero di Artaud di quegli anni: “corpo”, “Dio”, “soffio”, “nome”, “teatro”. Operazione legittima, se lo stesso Artaud aveva estratto dai quaderni i testi che saranno pubblicati da Paule Thévenin nel 1978 col titolo Suppôts et Suppliciations e tanto più giustificata, dal momento che, senza minimamente alterarle (i quaderni sono riprodotti integralmente), riesce a rendere in qualche modo leggibili annotazioni in apparenza caotiche e asistematiche. «La cavalcata abracadabrante del corpo attraverso i totem di una cultura crollata ancor prima d’aver preso corpo» – come Artaud definisce in Suppôts et Suppliciations la sua «revisione ansimante» della cultura occidentale – non soltanto non ha perso nulla della sua inquietante attualità, ma ci obbliga anche a una resa dei conti che sappiamo di non poter più prorogare. g.a.
Dettagli libro
-
Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Traduttore
-
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Antonin Artaud
Antonin Artaud (Marseille 1896 - Ivry 1948) è passato come una meteora nella cultura francese del Novecento. Attore e regista di teatro, fonda nel 1926 il Teatro Alfred Jarry e pubblica nel 1935 Il teatro e il suo doppio, un testo che eserciterà una straordinaria influenza sul teatro europeo. Nel 1936, nel corso di un viaggio in Messico, vive con gli indiani della Sierra Tarahumara e pubblica un anno dopo Al paese dei Tarahumara. Nel 1938, dopo un viaggio in Irlanda, sembra smarrire la sua identità ed è internato a Sainte-Anne e poi nell’ospedale psichiatrico di Ville-Évrard. Grazie all’intervento di Robert Desnos, viene trasferito nel 1943 nel servizio del dottor Ferdière nell’ospedale psichiatrico di Rodez, dove rimane fino al 1946 e dove comincia a redigere i quaderni e a disegnare. Nel maggio 1946 Marthe Robert e Arthur Adamov ottengono che sia liberato e alloggiato nella casa di cura del dottor Delmas a Ivry (Parigi), dove ha piena libertà di movimento. Registra la trasmissione radiofonica Per finirla con il giudizio di dio. Pubblica Artaud le Mômo e Van Gogh il suicidato della società. Muore a Ivry nel 1948.