Questa pazza fede Una stagione con l'Hellas Verona

Questa pazza fede

Una stagione con l'Hellas Verona

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Stagione calcistica 2000-2001: è l’anno del Giubileo, è l’Italia della campagna elettorale che sancirà la seconda vittoria di Silvio Berlusconi, e la Serie A è il campionato più bello e più ricco del mondo, il più seguito e il più tifato. Uno scrittore e intellettuale nato a Manchester e trapiantato a Verona decide di abbandonarsi completamente alla sua passione per il tifo per l’Hellas Verona, e di seguire la squadra per tutta la stagione, in casa e in trasferta, viaggiando su e giù per la penisola insieme ai famigerati ultras del Verona, da anni accusati – a volte a torto, spesso a ragione – di ogni nefandezza. Tim Parks ha bisogno di una scusa da esibire in famiglia, per giustificare questa sua follia, e non c’è scusa migliore che quella di scrivere un libro: una ricerca sulle radici profonde della “pazza fede” che riempie così tanto le vite dei tifosi, e nello stesso tempo un’esplorazione e un racconto del paese che Parks ha imparato ad amare. Il risultato, come scrive Daniele Rielli nella prefazione a questa edizione, è «uno dei più bei libri della narrativa italiana di realtà», un’opera rutilante, ironica, travolgente, profonda, che trascende l’epoca in cui è stata scritta e gli avvenimenti che narra, ed entra a pieno titolo tra i pochissimi grandi libri che hanno saputo rendere universale la dimensione psicologica del tifo calcistico, da Febbre a 90° di Nick Hornby a I furiosidi Nanni Balestrini.

Gli propongo di andare a una trasferta insieme. Mi risponde che un tempo seguiva un sacco di trasferte, ma sponde ora ha smesso. «Impegni di famiglia?» gli domando, che è l’espressione standard del tifoso per indicare casini con la moglie. Pietro scuote la testa. «Se fai anche le trasferte, resti inghiottito. Perdi ogni senso delle proporzioni. Ti riempie la vita. È troppo forte».

«Come tutta la letteratura riuscita, Questa pazza fede, parlando di pallone, di ultras, di calciatori, di presidenti, di presentatori, di giornalisti, di telecronisti part-time e autisti di pullman maltrattati, parla di qualcosa di più ampio: la natura umana». Daniele Rielli

«Un libro che approfondisce l’essenza stessa dell’essere tifoso, esplorando senza soluzione di continuità la storia, la politica, la cultura e la società italiana». Guardian

Dettagli libro

Sull'autore

Tim Parks

Tim Parks (Manchester, 1954) è uno scrittore, traduttore e saggista britannico. Dopo gli studi a Cambridge si è trasferito a Verona negli anni Ottanta. Ha tradotto in inglese numerosi autori italiani, tra cui Alberto Moravia, Italo Calvino, Antonio Tabucchi e Roberto Calasso. Tra le sue opere si segnalano i romanzi Lingue di fuoco, Destino e La doppia vita del giudice Savage, i tre libri di non-fiction Il silenzio di Cleaver, Bontà, La fortuna dei Medici, e la raccolta di saggi intitolata Adulterio e altri diversivi. È stato professore universitario presso l’Università IULM di Milano e scrive per diverse testate internazionali.

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