La danza sul vuoto

La danza sul vuoto

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Il fidanzamento interrotto tra una ballerina e uno studente universitario, le vicende quotidiane di una povera famiglia di artisti, l’interno di una casa napoletana «sopra Toledo» in una giornata d’ottobre del 1951: ecco il nucleo di questa poderosa prima opera narrativa di Vittorio Viviani che, nel suo svolgersi imprevedibile e vertiginoso, raggiunge l’ampiezza di una narrazione epica. Dalla Napoli prefascista alla Napoli «americana», dal tempo del delitto Matteotti allo sciopero dell’Università del ’49, in queste pagine emerge l’immobile fisionomia di una città disincantata e segreta, resa nella molteplicità dei suoi aspetti, nella vasta galleria dei suoi personaggi, nel paesaggio urbano e in quello interiore in cui si svela una inarrestabile devastazione sociale e morale, resa ancora piú drammatica, nel dopoguerra, dalla presenza dei militari alleati.

«Era stata a casa tutto il giorno, in ansia per quel pubblico sconosciuto che avrebbe affrontato; normale, non piú americano, e perciò difficile. Piú che il corpo, l’anima elastica.Ma aveva dovuto ancora ascoltare le solite grida irritanti e domestiche della madre; ancora era stata costretta a vedere suo padre taciturno e crucciato, come in quegli ultimi tempi, quando non era riuscito nemmeno a nasconderle un profondo senso d’invidia per il suo debutto importante».

Hanno detto de Il posto di guardia: «Un tesoro inestimabile. Il fluviale romanzo di Viviani racconta di un Ulisse moderno a Napoli che cerca sé stesso». la Repubblica

«Una storia di fantasmi che ancora oggi sanguinano». Antonio D’Orrico, La Lettura «In queste pagine si ritrova la Napoli di Serao, quella de La pelle di Malaparte, la metropoli della Ortese, cosí barbara e meschina, cruda, vera e reietta». TTL – La Stampa

Dettagli libro

Sull'autore

Vittorio Viviani

Vittorio Viviani (1914-1979), figlio di Raffaele, è stato autore di romanzi (La danza sul vuoto), di commedie (Trio Fulgor, II pazzo rosso), di libretti d’opera (Maria Antonietta, Mas’Aniello). Regista teatrale, fondò e diresse il Piccolo Teatro di Napoli e il Teatro del Popolo.