Cospiratori e poeti Dalla Comune di Parigi al Maggio ’68

Cospiratori e poeti

Dalla Comune di Parigi al Maggio ’68

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Storia delle avanguardie e dell’idea di rivoluzione, e dell’alleanza che le lega fin dall’origine, Cospiratori e poeti mostra come, prima che «artistiche», le «avanguardie» siano state esistenziali e politiche, nel senso di Rimbaud, che aveva della poesia un’idea eminentemente pratica: «cambiare il mondo e cambiare la vita». Da Blanqui al socialismo fiabesco di Fourier, da Breton a Isidore Isou, scrittore e cineasta, fondatore dell’Internazionale lettrista, da Aragon a Guy Debord, scrittore e cineasta anche lui, fondatore dell’Internazionale situazionista, fino alla gioventù metropolitana ribelle della fine degli anni Sessanta, Gabutti narra di cospirazioni reali e illusioni rivoluzionarie, di storie personali e ardite teorie dell’arte e della società, e della loro tendenza a confondersi fino all’indistinguibilità dell’una e dell’altra. Un racconto avvincente che illumina il conflitto tra arte e potere che da più di tre secoli caratterizza le società occidentali.

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Sull'autore

Diego Gabutti

Diego Gabutti è nato a Torino nel 1950. Già collaboratore di Sette, il supplemento del Corriere della sera, e di numerose testate giornalistiche, è direttore responsabile della rivista n+1 e, tra gli altri, ha pubblicato: Un’avventura di Amadeo Bordiga (Longanesi, 1982), C’era una volta in America, un saggio-intervista-romanzo sul cinema di Sergio Leone (Rizzoli, 1984); Millennium. Da Erik il Rosso al cyberspazio. Avventure filosofiche e letterarie degli ultimi dieci secoli (Rubbettino, 2003).

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