Cani di paglia nell'universo

Cani di paglia nell'universo

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Sixiang ha dieci anni, eppure sa bene quanto possa essere capricciosa – e letale – l’acqua. L’anno prima un tifone ha colpito il suo villaggio, nelle campagne cinesi, e lei, la mamma e la nonna si sono dovute rannicchiare in tinozze galleggianti, le pance sempre più vuote, schivando rami, detriti, mobili, cadaveri bluastri. Ora, pigiata in una stiva insieme a una donna che l’ha comprata per un sacchetto di riso, Sixiang non sa cosa aspettarsi dal futuro e dal luogo in cui approderà, Montagna d’Oro, dove l’attende una nuova famiglia, o almeno così dice la madam. Sopra, sotto e in tutte le direzioni, c’è solo acqua. Montagna d’Oro: la terra dell’abbondanza, della ricchezza. La terra in cui nessuno muore di fame. La terra che anni prima il padre di Sixiang ha sognato e raggiunto, senza riuscire più a tornare. L’unica cosa che la bambina possiede di lui è una foto, arrivata da oltreoceano proprio il giorno della sua nascita. La stessa foto, avvolta in un fazzoletto di seta, che adesso Sixiang spera la guidi nel viaggio alla ricerca di quel che resta della sua famiglia. Perché Sixiang sa che Montagna d’Oro è ben diversa da quello che tutti raccontano. È il luogo in cui scompare la gente. Il luogo delle persone dai mille colori e dalle strade di ferro, che i cinesi come suo padre stanno aiutando a costruire. Ma anche un luogo dove ai cinesi come suo padre i bianchi tagliano le trecce, e gliele avvolgono attorno al collo. Come un cappio. Dalle campagne dell’Asia alla San Francisco di metà Ottocento, Cani di paglia nell’universo è un racconto di immigrazione e identità; una pagina di storia negata che Ye Chun illumina con la grazia di una scrittura limpida, capace di insegnarci quanta tenacia e coraggio servono per sopravvivere in un mondo nuovo.

«Il cielo e la terra non scelgono. Per loro siamo tutti cani di paglia». «Cani di paglia?» «I cani di paglia che facevano i nostri antenati per i sacrifici. Un cane di paglia era un sacrificio apprezzato, ma dopo veniva bruciato o gettato via. Ai loro occhi, è tutto uguale. Siamo tutti cani di paglia».

«Bello di una bellezza tragica, Cani di paglia nell’universo getta luce su un periodo storico da non dimenticare. Questo libro è un gioiello, da leggere e rileggere, come succede con le migliori poesie». Nguy ễn Phan Qu ế Mai, autrice di Quando le montagne cantano

«Una saga generazionale che non lesina colpi di scena, i cui eroi sono semplici esseri umani che possono contare solo sulla fortuna e sulla loro tenacia. Ye Chun racconta con rispetto le vite e i sogni dei suoi protagonisti». Chicago Review of Book

Dettagli libro

Sull'autore

Ye Chun

Ye Chun è una scrittrice e traduttrice bilingue sinoamericana. La raccolta di racconti con cui ha esordito, Hao, è stata nella longlist dell’Andrew Carnegie Medal for Excellence in Fiction nel 2022. È anche autrice di due raccolte poetiche. Insegna al Providence College e vive a Providence, Rhode Island.