Banine nasce a Baku, sulle rive del mar Caspio, nel 1905, un anno turbolento in tutto l’Impero russo. La sua famiglia è molto ricca poiché il suo bisnonno, un umile contadino, ha scoperto un giacimento petrolifero nella sua terra. Banine ricorda la sua prima infanzia come un momento molto felice. Lei e le sue tre sorelle maggiori vengono cresciute ed educate da una governante baltica tedesca, Fräulein Anna. Questo stile di vita europeo è molto diverso dai tradizionali modi islamici della corpulenta nonna di Banine, che parla solo azero, prega cinque volte al giorno e bestemmia come un soldato. La famiglia di Banine trascorre le lunghe e torride estati nella casa di campagna vicino al mare, con il suo rigoglioso giardino e i vigneti nel bel mezzo del deserto. La casa è piena di zie che giocano a poker avvolte da nuvole di fumo, zii e cugini impegnati in infinite recriminazioni per la divisione della fortuna della famiglia e ballerini dai costumi sgargianti che presiedono alle suntuose feste che si tengono ogni sera. Ma la Rivoluzione di ottobre porterà il caos nel Caucaso. Una dittatura militare, dominata dagli armeni, prenderà il potere a Baku e darà la caccia ai ricchi azeri. Nel cuore della notte Banine e la sua famiglia saranno costretti a fuggire dalla loro casa per rifugiarsi prima a Instabul e, successivamente, a Parigi. I miei giorni nel Caucaso è il brillante memoriale di una donna che non abbandona mai il senso dell’umorismo e, al contempo, il ritratto di un mondo scomparso che mostra cosa significhi lasciarsi alle spalle il passato per ricominciare da capo.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
French -
Publication date
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Page count
288 -
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About the author
Banine
Banine, pseudonimo di Umm-El-Banine Assadoulaeff, nacque a Baku nel 1905. Dopo la Rivoluzione russa e la successiva caduta della Repubblica Democratica dell’Azerbaigian, Banine fu costretta a fuggire dalla sua terra natale, prima a Istanbul e poi a Parigi. A Parigi formò una vasta cerchia di conoscenze letterarie tra cui Nicos Kazantzakis, André Malraux, Ivan Bunin e Teffi. I miei giorni nel Caucaso è stato pubblicato per la prima volta nel 1954, ottenendo un grande successo di pubblico e critica.