Il cielo è rosso

Il cielo è rosso

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Durante la Seconda guerra mondiale, un intero quartiere della città di Treviso viene distrutto da una bomba e quattro ragazzi si ritrovano sulla strada, senza casa, senza parenti, senza protezione. Comincia per loro una dura lotta per sopravvivere senza perdere la speranza. Giuseppe Berto scrisse Il cielo è rosso mentre era prigioniero nel campo di concentramento di Hereford, in Texas. Terminata la guerra, lo scrittore tornò nella natale Mogliano Veneto ed ebbe la possibilità di sottoporre il suo lavoro a Giovanni Comisso, che si fece tramite con Longanesi, indirizzando il plico al numero 5 di via Boschetto a Milano. Era l’indirizzo sbagliato. Perduta la pazienza di attendere ancora una risposta, Berto decise di recarsi personalmente dall’editore, scoprendo così che gli uffici di Longanesi erano in realtà in via Borghetto. Da quel viaggio nel capoluogo lombardo nasce il libro: Indro Montanelli stava salendo le scale per andare dall’editore quando per poco non venne travolto dall’usciere. Berto aveva appena consegnato il dattiloscritto e se n’era andato: l’usciere doveva rincorrerlo perché nel frattempo Longanesi aveva cominciato a leggere il romanzo restandone folgorato: «Curvo su un voluminoso manoscritto su cui teneva minacciosamente librato un paio di forbici, scrive Montanelli, senza dirmi cos’era e chi era, via via che finiva di leggere una cartella me la passava. Dopo un’ora di questo esercizio mi chiede che cosa ne pensavo. “Un romanzo sulla Resistenza. Ne abbiamo tutti le scatole piene”. “E invece è un colpo” replicò Longanesi, “parli di Resistenza, ma questo giovanotto ha il vantaggio di averla descritta senza avervi mai partecipato, anzi, senza averla nemmeno vista”».

Dettagli libro

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    Italiano
  • Lingua originale

    Italiano
  • Data di pubblicazione

  • Numero di pagine

    420
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Sull'autore

Giuseppe Berto

Giuseppe Berto nasce a Mogliano Veneto il 27 dicembre 1914 e muore a Roma nel 1978. Nel 1947 pubblica presso Longanesi Il cielo è rosso (Neri Pozza 2019), su segnalazione di Giovanni Comisso. Dopo Il male oscuro (2016), presso Neri Pozza sono stati ripubblicati anche La gloria (2017), Anonimo veneziano (2018), Guerra in camicia nera (2020), La cosa buffa (2021) e Il brigante (2022) per restituire all’apprezzamento dei lettori e del - la critica odierna l’opera di uno dei grandi autori del nostro Novecento.

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