Venezia libertina Cortigiane, avventurieri, amori e intrighi tra Settecento e Ottocento

Venezia libertina

Cortigiane, avventurieri, amori e intrighi tra Settecento e Ottocento

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Attraverso cinque storie, con la vivacità narrativa e la puntualità delle sue ricostruzioni storiche, Silvino Gonzato ritrae in questo libro la Venezia che tra Settecento e Ottocento si impose all’attenzione di tutta Europa per la vivacità dei suoi salotti letterari, guidati da affascinanti dame capaci di spingersi ben oltre i confini del libertinage erudit delle rinomate salonnières d’Oltralpe. Era quella Venezia che dall’agonia della Repubblica all’alternarsi delle occupazioni francese ed austriaca, quasi fosse indifferente ai funesti mutamenti che le venivano imposti dalla Storia, manteneva intatto il suo spirito sornione di seduttrice inesorabile. Era la Venezia dei Taiepolo e dei Longhi, dei Vivaldi e dei Marcello, dei Goldoni, dei Gozzi e dei Chiari, ma anche quella delle cortigiane Marina Querini, Elisabetta Teotochi, Caterina Dolfin e degli avventurieri Casanova e Antonio Gratarol o dei rimatori dialettali, talora triviali, o dei grandi poeti stranieri come Byron che, deluso dalle sussiegose dame aristocratiche inglesi, veniva in laguna a soddisfare il suo besoin d’amour. Nei cinque capitoli in cui è suddiviso il volume, fa da sfondo ai protagonisti una massa costante formata da spie, cospiratori, osti, mariti traditi in cerca di vendetta, principi, ambasciatori senza scrupoli, popolane ingenue, madri ruffiane e abati corrotti. Al centro della scena: loro, le salonnières della Serenissima: l’incantevole Elisabetta Teotochi, che sceglieva di volta in volta tra l’amante di una notte o di «cinque giorni»; Marina Querini, la «Biondina in gondoleta», spregiudicata quanto un personaggio del Divin Marchese; Caterina Dolfin, gran dama che spargeva nella città della douceur de vivre i veleni più micidiali. Prendendo per mano il lettore e portandolo nelle ville e nei tuguri, nei palazzi del potere e nei circoli massonici, nelle piazze e nei campielli, nei salotti e nelle osterie, nei conventi e nelle locande della città lagunare, Gonzato compone un romanzo della Venezia libertina, ma con personaggi veramente esistiti le cui vicende testimoniano, se ce ne fosse bisogno, che la realtà supera spesso la fantasia.

«È della Venezia delle cortigiane e degli avventurieri, avviata inconsapevolmente al tramonto con la gaiezza di chi non ha preoccupazioni per il domani, che parla questo libro, e lo fa attraverso cinque storie i cui protagonisti si muovono in uno scenario popolato da dogi illuminati o pusillanimi, inquisitori di Stato, spie, ballerine, attrici, commediografi, giocatori d’azzardo e osti ruffiani».

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Sull'autore

Silvino Gonzato

Silvino Gonzato è giornalista e scrittore, editorialista del giornale «L’Arena» di Verona. Ha pubblicato tre romanzi tra i quali, con Neri Pozza, Il chiostro e l’harem (1997); raccolte di reportage e libri di satira del costume. Massimo biografo di Emilio Salgari, è autore di numerosi saggi sul romanziere, tradotti anche all’estero. I suoi ultimi lavori per Neri Pozza sono stati: La tempestosa vita di Capitan Salgari (2011), Esploratori italiani (2012), Briganti romantici (2014), Venezia libertina (2015)

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