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Vestfalia, metà anni Trenta: giorno dopo giorno, in modo strisciante ma sempre più pervasivo, gli ebrei tedeschi vengono spogliati dei loro diritti; a colpi di leggi appositamente promulgate, vengono allontanati dalle professioni, primo passo verso la cancellazione dalla comunità civile. Molti tra loro non vogliono credere a ciò che sta accadendo: perché comuni cittadini dovrebbero temere per il proprio futuro, addirittura per la propria incolumità? Questa follia passerà, non può essere diversamente. Qualcuno riesce ancora a lavorare. Tra questi pochi, c’è Erich Krakau, violoncellista eccezionalmente talentuoso, membro prestigioso dell’orchestra municipale, che vive di sola musica e alla sua bellezza si aggrappa con l’incrollabile certezza che le conquiste civili costituiscano l’essenza della condizione umana di fronte alla barbarie. Tutto cambia, allorché il giovane Fritz Eberle, figlio di panettiere e membro delle SA nonché musicista dilettante di nessuna vocazione, decide che il posto di Krakau dev’essere suo. Spinto da un forte senso di rivalsa personale prima ancora che sociale, ma anche dall’odio razziale che contagia la popolazione, Eberle diventa ispiratore di una macchinazione micidiale, ordita su grande scala da arrivisti privi di scrupoli e assetati di egemonia, loschi figuri che intravedono la possibilità di farsi largo in un mondo che li aveva relegati ai margini. Oltre ai tanti che preferiscono voltare lo sguardo, ci sono tuttavia anche coloro che, avversando l’odio e le fantasie violente di chi detiene il potere, si battono per aiutare Krakau, per difendere l’umanità tutta dall’oscurità, a rischio della vita. Dall’esilio brasiliano che sarebbe durato fino alla sua morte nel 1999, Karl Alfred Loeser scrisse questo romanzo – che non vide mai la luce – negli anni Trenta, poi recuperato da un erede e pubblicato per la prima volta in Germania nel 2023. Ispirato alla vicenda reale che coinvolse lui e il fratello, il compositore e critico musicale Norbert Loeser, questo ritratto morale della Germania nazista prima dell’annientamento degli ebrei d’Occidente ha la forza di un romanzo distopico e lo stile di un grande classico letterario; con i suoi personaggi coraggiosi o vigliacchi, indifferenti o criminali, racconta l’abisso di ogni dittatura e i meccanismi del terrore con l’impatto straordinario di una voce profetica. «Krakau. Da allora in poi quel nome lo perseguitò. Lo leggeva sulle colonne per le affissioni, dov’era indicato insieme ad altri come solista di un concerto, lo leggeva sul giornale, in recensioni e commenti, lo trovava scritto a lettere cubitali sulle locandine del teatro comunale. Nelle conversazioni con i genitori, nei discorsi degli sconosciuti, e persino quando incontrava i compagni del suo reparto d’assalto, poteva star certo che Krakau sarebbe stato evocato in qualche modo. E quel Krakau era un ebreo».

«Sconcertante e commovente. Questa pubblicazione postuma è davvero una scoperta felice». Neue Zürcher Zeitung

«Loeser allestisce uno scenario oscuro e claustrofobico in cui tuttavia si intravede uno spiraglio di speranza che l’umanità alla fine possa ancora trionfare». Frankfurter Rundschau

Dettagli libro

Sull'autore

Karl Alfred Loeser

Karl Alfred Loeser nasce a Berlino nel 1909, fratello minore del musicista, compositore e critico musicale Norbert Loeser. A venticinque anni fugge in Olanda dove conosce Helene, la sua futura moglie. Per sottrarsi alle persecuzioni naziste, la coppia emigra in Brasile, dove Loeser si impiegherà presso una banca olandese. Norbert rimarrà invece in Olanda, riuscendo a sopravvivere alla guerra. Dopo la morte dell’autore, avvenuta a São Paulo nel 1999, i suoi familiari trovano tra le sue carte questo manoscritto inedito.