La Romagna ha dato i natali ad alcuni tra i personaggi più rilevanti della storia dell’arte e della letteratura del nostro paese. Dalla dantesca Francesca da Rimini, che incarna la forza possente e inesorabile dell’amore, al malinconico Giovanni Pascoli; da Leo Longanesi, un «cocktail agitatissimo di idee e iniziative», a Federico Fellini, che raccontava di essere nato su un tratto ferroviario del litorale romagnolo, ossia tra Viserba e Riccione: una bugia innocente, fantasiosa e facile da smontare visto che quel giorno, il 20 gennaio, i treni erano in sciopero.
Ma la Romagna non è solo terra di artisti e letterati. In Romagna ha visto la luce Pellegrino Artusi, «il padre della cucina italiana» che ha avuto certamente un ruolo non marginale nell’unificazione del nostro paese. In Romagna hanno vissuto gli «eroi neri» dall’umanità dolente, come il bandito Stefano Pelloni detto «Il Passatore»; Ettore Muti, «il più ignorante tra i gerarchi fascisti»; nonché il giovane Benito Mussolini, il cui primo vagito si udì a Dovia, una frazione di Predappio in provincia di Forlì.
Dalla Romagna arrivano anche uomini di grande coraggio come l’aviatore Francesco Baracca, soprannominato «Cecchino», che attirò su di sé l’attenzione dei giornali con le sue spericolate imprese durante la Prima guerra mondiale, e il «pirata» Marco Pantani, la cui morte misteriosa ancora non smette di far discutere.
Con una prosa scorrevole e ben documentata, Pier Mario Fasanotti costruisce una galleria di ritratti singolari di romagnoli che hanno fatto la storia del nostro paese. Un collage di personaggi della cultura, dello sport e della politica capaci di regalare al lettore una mirabile incursione nella «regione più italiana d’Italia».
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
304 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Pier Mario Fasanotti
PIER MARIO FASANOTTI è giornalista e scrittore. È nato a Milano. Ha pubblicato quattro raccolte di poesie (Labbra d’arancio, Variabili presenti, Come capre al palo, Che senso ha) e ha vinto il Premio Viareggio Poesia opera prima. Ha scritto saggi, romanzi (Soledad, Donne da lontano e Matto da morire), una biografia di Salvator Dalì (Io sono pazzo, Il Saggiatore), numerosi testi narrativi per ragazzi e quattro opere teatrali. Ha lavorato all’Ansa (servizi dall’estero), a La Stampa e a Panorama (caposervizio Cultura e inviato). Attualmente collabora alle pagine culturali di alcune testate e con Focus Storia.